“…Detto ciò, fare quello che ho appena fatto all’istruttore non mi è piaciuto. E’ uno sperpero gratuito di abilità professionali. Io sono una gostwriter. Quando uso il mio intuito per entrare nella testa di qualcuno, ricostruirne la personalità, e leggergli dentro, voglio essere pagata…”
Buongiorno e buon venerdì per la rubrica “Amo leggere” oggi vi propongo: Scrivere è un mestiere pericoloso di Alice Basso
Secondo capitolo delle avventure di Vani Sarca, che questa volta si ritrova a dover scrivere un ricettario dalle memorie di un’anziana cuoca.
Vani non sa cucinare e l’impresa sembra assai difficile, nonostante il sostegno del commissario Berganza che a differenza sua ama cimentarsi ai fornelli.
Ma si sa, Vani non si tira indietro quando si tratta di lavoro e Irma Envrin è una vecchina davvero deliziosa, al servizio di una tra le più prestigiose famiglie della Torino bene.
E cosa succede se tra una ricetta e un ricordo raccontato da Irma, la stessa confessa un delitto?
Comincia così la nuova avventura di Vani Sarca e del commissario Berganza, tra presente e passato, tra fasti e sobrietà nel fitto mistero di un delitto ormai dimenticato.
Scrivere è un mestiere pericoloso
Comincio con il dirvi che adoro la penna di Alice Basso e adoro Vani Sarca, irriverente, sagace, divertente. Amo il suo modo di entrare in empatia con le persone, per poi rivoltarle come un calzino.
Il secondo capitolo in compagnia di Vani e del commissario Berganza non ha deluso le aspettative e le new entry sono state una piacevole sorpresa.
Leggero, divertente, con un pizzico di mistero, è quel tipo di romanzo che ti permette di affezionarti ai personaggi (Irma è la nonna che vorremmo tutti), ti fa entrare in sintonia con loro e ti fa tifare affinché tutto finisca per il meglio.
Un libro che consiglio a tutti.
Qui potete trovare il libro di Alice Basso
Alla prossima recensione.