Scarlet dalla nobiltà alla pirateria di Canaglia Pitzianti Rinaldi
Esordienti Recensioni

Scarlet dalla nobiltà alla pirateria di Caniglia, Pitzianti, Rinaldi

“…Sono passati circa quattro giorni da quando la nave ha lasciato il porto.  La routine è sempre la stessa per la giovane che si ritrova puntualmente sul ponte, Il secchio è sempre ripieno di quell’acqua sporca e dall’odore nauseabondo…”

Buongiorno Lettori. Oggi per la rubrica “W gli Esordienti” voglio parlarvi di: Scarlet dalla nobiltà alla pirateria di Canaglia, Pitzianti, Rinaldi

Elizabeth D’Ambray, appartiene ad una nobile famiglia inglese. La storia si svolge nel 1700 e la ragazza è circondata dal lusso e dagli agi del tempo, ma non può dirsi felice. Soprattutto quando il padre malato, decide all’improvviso di maritarla.

Non solo Elizabeth non ama il suo pretendente ma si accorge che è solo interessato alle sue sostanze e progetta di liberarsi di lei appena il padre passerà a miglior vita. Così aiutata da una fida cameriera, racimolate poche cose, la ragazza decide di fuggire e di rifugiarsi da un’amica in Irlanda.

Ma la sorte ha ben altri progetti per lei che la porteranno a fare incredibili esperienze nel mondo della pirateria.

Scarlet dalla nobiltà alla pirateria di Canaglia, Pitzianti, Rinaldi

Il mondo dei pirati ha sempre il suo fascino con gli abbordaggi, le battaglie e i duelli che ne fanno un classico del genere.

Leggero e per certi versi spensierato è un libro che si legge piacevolmente senza eccessivi coinvolgimenti emotivi. La storia è scorrevole e i personaggi interessanti.

Elizabeth dimostra una forza di carattere notevole e i suoi buoni sentimenti emergono, nonostante le difficoltà che affronta, senza mai perdersi d’animo.

Un libro all’insegna della tenacia, della scoperta di sé stessi e del proprio potenziale che emerge piano piano mentre la storia si sviluppa tra cattivi di turno, un capitano inflessibile e tanti amici che la sostengono.

Consigliato a chi ama le storie di avventura e di pirati, in un’ottica di riscatto femminile.

Qui potete trovare il libro di Giorgia Canaglia, Andrea Pitzianti e Paolo Rinaldi

Alla prossima recensione

Arnor dei Briganti

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