I figli della cenere di Francesca Bertuca
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I figli della cenere di Francesca Bertuca

“…Pioveva cenere a Leningrado ed erano novecentoventitrè anni che non si vedeva il sole…”

Buongiorno e buon venerdì per la rubrica “Amo leggere” oggi vi propongo: I figli della cenere di Francesca Bertuca

Sulla nuova Eurasia, devastata dalla guerra nucleare, piove cenere e i cieli sono oscurati da secoli. Nessuno ricorda i veri motivi che hanno portato al conflitto, né cosa fossero le armi da fuoco o l’energia elettrica.

Le cause della rovina sono attribuite alla furia del dio Unico e si crede che solo la venuta di due anime pure, il Corsiero e la Bella, potrà riportare il mondo agli antichi splendori.

Alla nascita di Lilienne, erede al trono di Reine, il sole torna a splendere sull’Europa dell’ovest e il re innalza un muro invalicabile per respingere le orde dei miserabili dell’est.

Ventidue anni dopo, mentre i potenti di Varsavia e Hanstad si contendono la Bella, Alec, un giovane fabbro, sogna di valicare il Muro con il fratellino malato.

Quello che tutti ignorano è che il suo obiettivo non è Reine, bensì giungere fino alla costa, dove lo attendono dei vascelli che conducono in una «terra promessa» al di là del mare.

Le sue speranze dovranno però scontrarsi con la dura realtà: l’antica guerra tra Russia e America non è affatto terminata e lui sta per esserne travolto.

I figli della cenere di Francesca Bertuca

Primo volume di una saga edito da Dark Zone, che mi ha incatenato alle pagine.

Francesca Bertuca è l’esempio lampante che anche le autrici italiane possono scrivere dei bei capolavori che non hanno nulla da invidiare agli stranieri.

563 pagine che si leggono in un lampo e che ti lasciano quell’amaro in bocca dato da il non poter proseguire nell’immediato la saga, causa pila della vergogna stratosferica.

Bellissimo il word building, che permette al lettore di entrare ancor di più in una saga politica, famigliare e distopica che a mio avviso non perde un colpo.

Un romanzo che porta dolore, sofferenza e speranza in un susseguirsi di punti di vista che danno una visione a tutto tondo della storia.

Se non fosse chiaro mi è piaciuto molto, ben scritto, coinvolgente, pieno di colpi di scena.

Un libro che consiglio caldamente.

Qui potete trovare il primo volume di Francesca Bertuca

Alla prossima recensione.

Gli insospettabili

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