Pristine Il futuro intatto di Terrence Lo Verde
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Pristine: Il futuro intatto di Terrence Lo Verde

“…Dopo aver camminato in linea retta per almeno dieci minuti, realizzo che la struttura degli alloggi è disposta su cerchi concentrici e con cadenza costante passo di fianco a corridoi perpendicolari e concavi…”

Buongiorno Lettori. Oggi per la rubrica “W gli Esordienti” voglio parlarvi di: Pristine: Il futuro intatto di Terrence Lo Verde

Un ragazzo di provincia, Ian innamorato perdutamente di Sofia. La sua adorata compagna, che lo lascerà per una grave malattia, è il filo conduttore di tutta la storia.

Una storia che da un primo approccio apparentemente onirico, passa rapidamente ad una visione post apocalittica, dove gli individui vivono in una comunità serena e armoniosa, ma che presto si rivelerà, alla mente del protagonista, insidiosa e piena di contraddizioni.

Numerosi i colpi di scena, dove ogni realtà e concatenata con mondi sconosciuti e non privi di fascino, ricca di personaggi sfaccettati e ambigui. Ma che cosa è reale, in questo nuovo mondo?

Pristine: Il futuro intatto di Terrence Lo Verde

Un libro che unisce sentimenti e fantascienza in modo sorprendente e sicuramente non banale. All’inizio sembra una storia come tante: una sofferta storia d’amore con un triste finale dove la compagna del protagonista muore di una malattia debilitante.

Poi la svolta. Il protagonista si trova immerso in una realtà che non riconosce e che non può riconoscere, dato che si trova proiettato in un mondo post apocalittico.

Le descrizioni, di questa seconda parte sono molto realistiche e ben definite, così come il dettagliato racconto dell’apocalisse terrestre e la scomparsa delle civiltà alla quali siamo abituati. Persino la realtà virtuale e tutto quello che ne consegue, subisce una evoluzione profonda e in parte sorprendente.

Una trama avvincente, con un linguaggio comprensibile, e dei contenuti interessanti, che fanno riflettere sul futuro che ci aspetta.

Sicuramente un libro che si legge con curiosità fino all’ultima pagina, dove un inizio un po’ lento, costruito come un lungo monologo, diventa la premessa per proiettarci in un mondo sconosciuto e avvincente.

Consigliato anche a chi ama la fantascienza o a chi vuole approcciare questo genere.

Qui trovate il libro di Terrence Lo Verde

Alla prossima recensione

Dio liberato

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