“…Ci siamo abituati alle stragi, alla morte, alle contraddizioni e abbiamo fatto di tutto un fatto personale, accumulando rancore, per cui il mondo era meglio quando eravamo capaci di provare emozioni…”
Buongiorno Lettori, buon mercoledì. Oggi nuova recensione per la rubrica “Collaborazioni Esordienti” e vi parlo di:
Nessuna pietà di Argyros Singh
Judith, Brad, Denise, Graham e una voce narrante queste le figure che vi ritroverete a seguire e a conoscere in questo romanzo che si potrebbe definire distopico, catastrofico, attuale, di formazione…
E’ un libro che vi accompagna nelle storie dei quattro protagonisti, molto diversi tra loro. Vivrete le loro insoddisfazioni, le frustrazioni, la mancanza di empatia, la voglia di arrivare…
ma vivrete anche ciò che l’umanità sta vivendo, vi ritroverete nei nostri giorni, con i nostri problemi, con il nostro distaccamento. Vi guarderete allo specchio e non potrete negare la realtà…
I quattro personaggi sono l’immagine dell’uomo di oggi. Alcuni vi piaceranno, altri vi daranno fastidio e probabilmente odierete qualcun altro, ma tutti vi trasporteranno nella loro vita…
nelle loro convinzioni, nella loro apatia, nella loro voce. Tutti loro vi faranno da specchio e vi insegneranno qualcosa, tutti vi porteranno a vivere una delle più grandi paure dell’umanità: l’estinzione.
Io faccio parte di quella generazione che è cresciuta con la guerra fredda, con la minaccia continua di una terza guerra mondiale, con la guerra nella ex Jugoslavia e quella nei paesi Arabi…
e questo libro mi ha fatto piombare in una delle paure che mi ha accompagnata sin da bambina, ma mi ha anche spinto a ragionare su quanto siamo “chiusi” nelle nostre vite.
Quanto in realtà davanti alle difficoltà e alla sopravvivenza saremmo in grado di unirci davvero e ricominciare?
E’ un libro che consiglio caldamente, non solo per come è scritto, ma soprattutto per il messaggio che cerca di portare. Siete pronti a guardarvi dentro?
Qui potete trovare il libro di Argyros Singh
Alla prossima recensione.
