Il giallo di via San Giorgio di Riccardo Landini
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Il giallo di via San Giorgio di Riccardo Landini

“…Le macerie dell’edificio padronale avevano intasato i sotterranei che erano praticamente implosi, nascondendo al mondo, forse per sempre, il segreto sugli orrendi crimini in essi perpetrati…”

Buongiorno Lettori, buon lunedì!! Torna la rubrica “Leggo e Recensisco” e oggi vi parlo di un giallo:
Il giallo di via San Giorgio di Riccardo Landini

Casa Editrice: Newton Compton Editori
pagine: 254
genere: giallo

Astore Rossi è un uomo taciturno, rinchiuso in se stesso e molto poco incline ai contatti umani. La vita è stata dura con lui, ingiusta e questo lo ha portato a estraniarsi dalla società. Non ha un cellulare, non ha un computer e neanche un televisore.

La sua ancora di salvezza è il suo lavoro; restaurare mobili antichi è tutto ciò che gli serve e la solitudine non gli pesa. Tutto questo fino a quando la sua vicina di casa, una dolce signora anziana, Luisa Ruggeri non comincia un poco alla volta a conquistare il suo cuore, riaprendolo alle emozioni e ai sentimenti.

Luisa però muore, qualche giorno dopo essere tornata dalla sua casa di infanzia a Radeno, e dopo aver lasciato in custodia ad Astore una vecchia chiave chiedendogli di rimediare al male passato.

E’ così che il protagonista si ritrova invischiato suo malgrado nelle vicende della famiglia Spada Ruggeri. La promessa fatta a Luisa lo porta a cercare di scoprire cosa quella chiave può aprire e soprattutto che segreto può celare.

Comincia così la ricerca della verità da parte di Astore e questo lo porterà a doversi riscontrare con le paure del passato, passato che sperava di aver sepolto, ma che in realtà si ripresenta con tutta la sua crudeltà…

nonostante tutto Astore è una persona che sa ancora fidarsi del prossimo e questo lo trascinerà in una torbida storia, suo malgrado, fatta di paure e di decisioni avventate. Il male allo stato puro lo sta aspettando…

Mi sono affezionata ad Astore, personaggio ben caratterizzato. La storia parte un po’ in sordina, dando il tempo al lettore di entrare nell’atmosfera di via San Giorgio, cupa e desolata quasi fuori dal mondo…

e quando il protagonista comincia ad uscire dal suo guscio, anche se è per cercare di capire il messaggio di Luisa, comincia per il lettore un sali e scendi di emozioni contrastanti.

A volte diventa difficile capire le scelte di Astore e fino alla fine, che vi assicuro non è così scontata, vi troverete a chiedervi con lui “ma chi te lo ha fatto fare?”

Sono curiosa di leggere il secondo. Una buona lettura per passare delle ore in compagnia del mistero.

Il giallo di via San Giorgio

Alla prossima ?

Nella Rubrica Recensioni dei libri trovi anche:

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