“…Ancora una volta, Alba era me ed io ero il suo racconto. C’era la mia vita nelle sue narrazioni. Abbassai il capo e piansi in silenzio…”
Buongiorno Lettori, buon mercoledì. Oggi nuova recensione per la rubrica “Collaborazioni Esordienti” e vi parlo di:
La stanza rossa di Giovanna Politi
Ognuno di noi, chi più chi meno, si è trovato nella sua vita a viaggiare dentro se stesso. A volte con successo portando consapevolezza e crescita a una parte di se, altre volte sfiorando le emozioni.
Laura è una scrittrice di moda, cinquantenne due figli e una carriera cercata e voluta. Apparentemente soddisfatta della sua vita che le permette di avere ciò che più le piace.
Di ritorno da Lecce sul treno diretto a Milano, incontra Alba una donna sulla settantina con cui Laura instaura subito un rapporto simbiotico.
Tra le due si crea quella magia che in pochi si ha la fortuna di provare, Laura ha trovato un’anima affine.
Giunte a Milano dopo aver chiacchierato per tutto il viaggio Alba confessa a Laura il desiderio di trascrivere la sua vita e invita la giornalista ad intervistarla.
Un po’ titubante Laura accetta e nonostante i mille dubbi ha voglia di rivedere Alba. Comincia così dal primo incontro a casa di Alba il percorso di Laura.
La stanza rossa di Giovanna Politi
è senza dubbio un viaggio nell’animo umano, nelle sue fragilità, nelle sue paure. E’ la ricerca a volte consapevole, a volte istintiva delle emozioni e delle barriere mentali.
Attraverso il colore e le stanze che Laura visita, la protagonista rivive la sua vita inciampando nelle paure, rivivendo le emozioni del cuore che la porteranno a capire i suoi meccanismi.
E’ un percorso che attraverso la protagonista sarà anche un po’ vostro, si perché molte delle emozioni e delle paure che Laura vive le abbiamo vissute anche e noi e forse come lei le abbiamo nascoste.
Consigliato a chi ama i romanzi di formazione.
Qui trovate il libro di Giovanna Politi
Alla prossima recensione
