Interviste

intervista a Simonetta Locci

Buongiorno e buon venerdì, oggi per la rubrica “W gli Esordienti” vi presento
intervista a: Simonetta Locci

Oggi conosceremo Simonetta attraverso l’intervista scritta a cui vi lascio per scoprire questa autrice con

intervista a: Simonetta Locci

  • Come sei diventata scrittrice e quando?
    Mio nonno era bravissimo a raccontare aneddoti e anche se si trattava di vicende della sua vita, per me erano come delle fiabe, lo ascoltavo incantata. A quattro anni, lo stesso nonno mi ha insegnato a scrivere e da lì ad inventare storie e metterle su carta il passo è stato breve. Ma le ho sempre tenute nel cassetto o addirittura cestinate senza pietà, finché un giorno una mia amica mi ha iscritta ad un concorso nazionale bandito da una rivista. Buttai giù un racconto per farla contenta e mi classificai al terzo posto. Da allora sono sempre stata in bilico tra il desiderio di raccontare storie e il dubbio sulla mia reale capacità di saperlo fare, continuando a nascondere fogli o strapparli e qualche timido tentativo precedente a questo libro.
  • Cosa ispira le tue creazioni?
    L’emozione abbinata ad un messaggio da comunicare. Per esempio, questo libro è nato dalla constatazione della noncuranza con cui comunichiamo attraverso i social e la messaggistica online e mi sono chiesta cosa sarebbe successo se qualcuno avesse violato il nostro profilo, la nostra mail o peggio ancora, alcune delle nostre conversazioni private. Il revenge porn e il cyber bullismo fanno parte ormai della nostra realtà e il pensiero di cosa avrei provato ad esserne vittima in prima persona mi ha portata a scrivere. La storia è venuta da sé, compresa la canzone che titola i capitoli. Non uso schemi, la trama mi si forma in mente e scrivo seguendola, anche se talvolta i personaggi decidono da soli di modificarla a loro uso e cosumo!

Che difficoltà hai trovato nello scrivere il tuo libro?

  • L’unica difficoltà è stata l’obiettivo che mi ero imposta inizialmente: reperire tutti i dettagli tecnici necessari. Per esempio, il regolamento dei Carabinieri, i provvedimenti disciplinari, le procedure da seguire in fase di indagine. Ho risolto riscrivendo la storia in prima persona dal punto di vista di Elisa: la vittima concentra la sua attenzione soltanto sugli aspetti più umani, non bada al resto.
  • C’è un posto che ami per scrivere? Se no, dove ti piacerebbe trovarti quando scrivi?
    Quando sento l’impulso di scrivere devo assecondarlo dovunque mi trovi, mi è capitato di abbozzare una poesia sostando sul marciapiede o mentre facevo la spesa al supermercato, quindi incurante anche della confusione intorno, come se si creasse una bolla che contiene solo me; in questi casi di solito utilizzo il cellulare. Se invece lo pianifico, lo faccio alla scrivania o seduta sul divano, rigorosamente da sola e nel silenzio. In ultimo, per sentire la storia devo necessariamente passare prima per carta e penna, passo al PC soltanto dopo avere riempito quaderni di inchiostro.
  • Hai altri libri nel cassetto in attesa di essere pubblicati?
    Ho cominciato un nuovo romanzo, interrotto per situazioni familiari che sono sopraggiunte nel frattempo, ma credo che i libri siano un po’ come i bambini, con tempi di gestazione diversi: c’è chi come me nasce a sette mesi e chi a nove! Evidentemente, questo libro non ha fretta.
    Ho anche una raccolta di poesie che mi piacerebbe pubblicare, ma è ancora in fase di elaborazione nella sua versione finale.

Mi parli del tuo libro?

  • Il titolo del libro riassume l’intero romanzo e si riferisce ad una nudità sia fisica che emotiva. Elisa è una ragazza che nel corso di tre relazioni per lei importanti, ha condiviso delle foto intime con i suoi partners. Tali rapporti si sono conclusi da tempo quando qualcuno all’improvviso comincia a ricattarla, minacciando di rendere pubbliche sul web quelle foto di cui nessuno ormai dovrebbe essere più in possesso. I primi sospettati sono i tre ex, ma Elisa non è disposta a dubitare di nessuno di loro, nonostante le vicissitudini non sempre lusinghiere che li hanno visti protagonisti. Sarà il Capitano dei Carabinieri Alex Simoni ad accompagnarla in un duplice percorso: quello personale per riscattare se stessa dalle sue vicende sentimentali passate e quello per individuare lo stalker. Sia Elisa che Alex verranno messi a dura prova e la loro vita finirà a nudo nella rete e appesa ad un filo.
  • Qual è il personaggio creato preferito?
    Alex, per la sua capacità di andare sempre in profondità nelle persone e nelle situazioni, anche quando è scomodo, eppure sempre con garbo, fermezza ed equilibrio. Un personaggio che in carne ed ossa mi compenserebbe!
  • Quanto ci hai messo a scrivere il libro?
    Sette mesi, scrivendo in maniera discontinua la sera prima di andare a dormire.
  • Quale è stato il momento più emozionante da scrivere?
    La scena che più mi ha toccata è stata quella in cui Elisa e Alex si sono trovati completamente in balìa dello stalker e le loro vite in balìa del suo capriccio e della sua follia. In particolare, quando Elisa ha dovuto cantare la canzone da lei composta.

Qui trovate il libro di Simonetta Locci

Vi invito a seguire Simonetta Locci sul suo profilo Instagram @cuoredautore

sotto trovate la recensione di:

A nudo nella rete

Alla prossima intervista.

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