Dietro la maschera di Pasquale Dente
Esordienti Recensioni

Dietro la maschera di Pasquale Dente

“Appena entro in reparto, vengo avvolta da un senso di claustrofobia. Mi manca l’aria, e non solo perché ho la mascherina o altri presidi, ma perché mi trovo di fronte ad una situazione mai immaginata…”

Buongiorno Lettori, buon mercoledì. Pronti a scoprire un nuovo libro con la rubrica “Collaborazioni Esordienti”? Allora vi presento Dietro la maschera di Pasquale Dente

Sinossi:

Lucia è un’infermiera di terapia intensiva, napoletana, che vive e lavora a Bergamo.

Mentre si trova in vacanza in Egitto cominciano a verificarsi i primi casi di Coronavirus in Italia e al suo rientro trova una situazione che mette a dura prova la sua stabilità emotiva.

A peggiorare lo shock, Tano coinquilino di Lucia e suo grande amico, spaventato da ciò che sta succedendo decide di rientrare a casa dalla madre. Purtroppo si porta dietro il virus e si ammalano entrambi.

Lucia in apprensione per le sorti dell’amico e segnata dalla rottura del rapporto che aveva con Guido, un medico sposato che lavora nel suo stesso ospedale, si concentra sul suo lavoro facendo turni massacranti.

La stanchezza e il duro lavoro mettono in difficoltà Lucia, ma la situazione peggiora quando Guido si ammala e viene ricoverato nel suo reparto.

La ragazza lo avvicina speranzosa, ma il medico la respinge brutalmente creando in lei una ferita insanabile.

A tutto questo si aggiungono le notizie che arrivano dalla Sicilia sullo stato di salute di Tano che non sono rassicuranti. Il ragazzo viene intubato e sedato, ma non riescono a salvargli la vita.

Questo evento segna Lucia così tanto che comincia un declino emotivo tale da portarla a fare dei gesti e delle scelte radicali…

Lucia

è una figura che a primo impatto potrebbe risultare quasi “fastidiosa”. Scontenta della sua vita e infastidita dai compagni di viaggio e dalla mancanza dei messaggi di Guido, che sembra sparito nel nulla…

rientra a Bergamo in un clima di cambiamento che inizialmente non prende in considerazione.

E’ indubbiamente una donna passionale e a tratti quasi dura, forse disillusa da una vita di promesse non mantenute.

Ma di fronte al cambiamento del suo reparto si entra in empatia con la sua figura di infermiera.

Uno dei motivi per cui questo libro mi è piaciuto è sicuramente la possibilità di vedere con gli occhi di un infermiere e di provare le loro emozioni.

Vi ricordo che la protagonista è si una figura inventata, ma è l’alter ego dell’autore che nella vita è realmente un infermiere di rianimazione che si è trovato da un giorno con l’altro a lavorare in un reparto Covid.

Scritto in prima persona, quasi fosse un diario giornaliero, con una scrittura semplice è facile immedesimarsi…

ma quello che mi ha stupito è il percorso che il lettore segue.
Il cambiamento della protagonista infatti è così tangibile che all’inizio sei quasi portato a “giustificare” le sue azioni.

In questo libro il disturbo post traumatico da stress è il filo conduttore della storia, che da medical romance diventa sicuramente un medical dramma sfiorando lo psico-crime.

Se volete vivere l’esperienza della pandemia dal punto di vista dei medici e infermieri, se volete farvi trascinare da una storia che inizialmente potrebbe essere quella di ognuno di noi, ma poi cambia radicalmente…

allora vi consiglio di leggere Dietro la maschera che è sicuramente un libro che ridà umanità a coloro che da più di un anno cercano di garantire la nostra salute…

e voglio concludere questa recensione con un’altra frase del libro che mi è piaciuta molto e che trovo possa essere spunto per una riflessione importante:

“…averli chiamati “eroi” è stata una vigliaccata, queste persone non sono “eroi”, ma professionisti…hanno bisogno di supporto sia psicologico, sia economico…hanno bisogno di riconoscimenti, non di applausi…”

Alla prossima recensione ?

Qui trovate il libro di Pasquale Dente

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