“…Di là da quella porta il mondo era rimasto ai secoli passati: immensi mobili neri, ritratti alle pareti, armature, candelabri enormi, tappeti scuri, una stufa a legna di ceramica azzurra. L’aria che usciva dalla porta sapeva di tessuti invecchiati e di legna bruciata…”
Buongiorno e buon venerdì per la rubrica “Amo leggere” oggi vi propongo: Il commissario Bordelli di Marco Vichi
Firenze estate 1963. Un estate torrida che non vuole lasciare respirare i pochi rimasti in città. Tra questi c’è il commissario Bordelli che passa le notti insonni per via del caldo e delle zanzare.
Ma a tenere sveglio il commissario c’è anche il delitto di un’anziana signora benestante.
All’inizio sembra quasi un malore come capitano, ma Bordelli sente che c’è qualcosa che stona e con l’aiuto di un giovane poliziotto comincia ad indagare sulla famiglia della defunta.
L’autopsia darà ragione al commissario, la signora è stata assassinata, a Bordelli l’arduo compito di provarlo.
Il commissario Bordelli di Marco Vichi
Primo romanzo di una serie, Il commissario Bordelli non è sicuramente un giallo di azione, ma più di introspezione…
la storia infatti si intreccia con la vita quotidiana del protagonista, i ricordi di guerra, i rimpianti e i desideri.
Una lettura scorrevole che accompagna verso la soluzione del caso immergendo chi legge, attraverso l’atmosfera e i personaggi molto ben descritti, in un giallo atipico dove il delitto tende ad andare in secondo piano.
Se non siete amanti di colpi di scena o di suspense, questo è un libro che vi consiglio per come vengono descritte bene l’ambientazione e le emozioni.
Qui potete trovare il libro di Marco Vichi
Alla prossima recensione.