Classe 1911 I sogni devono attendere di Martina Longhin
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Classe 1911 – I sogni devono attendere di Martina Longhin

“…un alito di vento si avviluppò attorno ai piedi nudi di Luigi conficcando ancora di più nella pelle, le invisibili spine aguzze…”

Buongiorno Lettori. Oggi per la rubrica “W gli Esordienti” voglio parlarvi di: Classe 1911 – I sogni devono attendere di Martina Longhin

Luigi, nato nel 1911 è un apprendista falegname che sogna di aprire la sua bottega.

Ingenuo, introverso e religioso, si trova a dover affrontare la difficoltà di diventare un soldato che viene mandato in Africa…

per combattere una guerra che non capisce ed è contraria al suo modo di essere: la guerra di Etiopia.

Sarà costretto ad assistere alle peggiori atrocità, ma contemporaneamente imparerà ad essere meno introverso tanto che farà amicizia con i suoi commilitoni. In particolare con Manlio che diventerà il suo migliore amico.

Sarà una lunga strada perché dopo l’Etiopia, Luigi, tornato a casa, dovrà rimandare ancora i suoi progetti a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale.

Arriverà il giorno, finalmente in pace, che Luigi potrà esaudire i suoi sogni?

Classe 1911 – I sogni devono attendere di Martina Longhin

Ben scritto, con una scrittura asciutta e essenziale, che dipinge perfettamente il mondo di cui parla anche se con poche ma fondamentali pennellate. Dove, alla storia, si alternano le vicissitudini personali del protagonista descritte in poche ed efficaci parole.

Molto ben documentato e ricco di particolari che danno spessore alla vicenda. Affascinante l’intercalare tra dialetti e l’italiano, soprattutto nei dialoghi. Ed anche per questo c’è una ragione precisa: infatti negli anni 30, l’italiano era molto meno parlato dei dialetti.

La storia del protagonista continuerà anche durante la seconda guerra mondiale e di nuovo troviamo uno spaccato di vita, questa volta quotidiana, essenziale ma ricco di sfumature.

Un libro che consiglio per il suo fascino, per l’accuratezza e la documentazione, ma anche per la capacità di coinvolgere il lettore in modo semplice.

Belli e interessanti anche i rimandi che si trovano in fondo al libro e che ampliano le informazioni nel testo. Molto completa la bibliografia. Da non sottovalutare la mancanza di refusi.

Assolutamente consigliato se amate il genere.

Qui trovate il libro di Martina Longhin

Alla prossima recensione.

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