Buongiorno Readers, e buon venerdì.
Oggi per il giorno dedicato alla rubrica: “Leggo e recensisco” vi parlerò di
Solo il tempo di un racconto di Francesca Pompili
Voglio cominciare subito con la Sinossi:
Rosa osserva il blu del cielo e del mare dalla terrazza della grande casa bianca in cui è nata e che divide con i genitori e le sorelle.
Può solo immaginare cosa ci sia al di là della immensa distesa d’acqua, perché non ha mai lasciato la Sicilia: sogna, ricordando quel che ha letto nei libri, di un mondo strano, con città ed usanze stravaganti, temibili, eppure piene di magia.
Su quella stessa terrazza, Rosa fisserà la linea dell’orizzonte, attendendo che il mare le riporti il suo amore lontano. E sarà ancora il mare a condurla in un viaggio itinerante per l’Italia, in cui Rosa scoprirà il senso dell’amore, della vita e della morte.
E’ un libro che mi ha preso subito dalle sue prime pagine
e comincia narrando la vita di Rosa bambina, insieme alle sue sorelle nella Palermo dei primi del ‘900. Vivono in una grande casa bianca e dalla sua terrazza Rosa può vedere il mare. La casa è circondata dai terreni e dal frutteto. E’ una vita semplice quella della borgata, ma ricca nelle emozioni.
La scrittrice sin da subito riesce a far percepire al lettore i profumi di quella terra incantata, il sole caldo e l’aria che profuma di mare. E in un attimo ci si affeziona a Rosa, alla sua famiglia e alle persone che ruotano intorno a loro…
Seguire la vita di Rosa, con le sue vicissitudini è un po’ come fare un tuffo nei ricordi della nonna, dove la biancheria profumata e l’odore dei biscotti ti entra dentro portando alla luce un misto di gioia e di maliconia…
Mi sono innamorata di Francesco e dei suoi modi gentili, di Paolina, di nonna Ada e naturalmente di Rosa.
Che dire, mi è piaciuto!! Mi è piaciuto il racconto, mi è piaciuto il poter entrare nella loro vita e seguirla nel bene e nel male.
Consiglio questo libro a chi ha voglia di fare un tuffo nel passato, a chi ha voglia di sentirsi a casa, a chi ha voglia di rivivere i “profumi” di una volta…
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