“…Il risveglio fu complicato, perché per un brevissimo secondo sperai di aver sognato tutto e di riaprire gli occhi nella mia camera, nel mio letto, infastidito da quell’unico raggio di sole che penetrando dalla tapparella riusciva a costringermi ad alzarmi…”
Buongiorno Lettori, buon mercoledì. Oggi nuova recensione per la rubrica “Collaborazioni Esordienti” e vi parlo di:
La saltatrice e le nuvole di pioggia di Silvia Giannattasio
Ludovico detto Ludo ha undici anni vive con sua mamma e la sua sorellina Bea di tre anni.
La mamma e il papà si stanno separando…
e Ludo si prende molta cura sia della mamma, che sta vivendo un momento molto difficile, sia di sua sorella. Il momento che preferisce della giornata è quando…
alla sera si mette a leggere la storia della saltatrice e le nuvole di pioggia alla sua sorellina per farla addormentare.
Ludo soffre nel vedere la mamma sempre con gli occhi gonfi e si sente invisibile agli occhi del papà che riesce solo a pensare alla sua nuova compagna.
Ma la goccia che fa traboccare il vaso e quando suo padre gli comunica che Bea andrà a vivere con lui e Olga…
La saltatrice e le nuvole di pioggia
mi ha commosso! E’ un romanzo in cui viene a galla tutta la sofferenza di un bambino cresciuto troppo in fretta e la distrazione dei genitori presi dal loro dolore…
Le separazioni, anche quelle migliori, sono sempre traumatiche e Silvia Giannattasio in questa storia è riuscita a portare tra le righe il dolore, la paura, ma soprattutto la rabbia di chi le deve subire.
Il viaggio che si ritroverà a fare Ludo, in un mondo fantastico, ma assolutamente terribile è un viaggio da adulto, un viaggio di consapevolezza…
Questo libro mi ha fatto ricordare quanto sia facile perdersi nel proprio dolore e quanto sia molto più facile nascondercisi dentro senza considerare chi si ha intorno.
Consigliato a chi ama le favole e ai genitori che si stanno separando, vi darà un punto di vista importante.
Qui trovate il libro di Silvia Giannattasio
Alla prossima recensione