acquista su Amazon Una voce particolare

Quante dipendenze si possono avere nell’arco di un esistenza? Non ne esiste un numero preciso tantomeno sono di un unica tipologia. Paola, per esempio, ha una dipendenza dai cannabinoidi. Una dal cortisone. E un’altra dalla musica. Non ne è consapevole in un primo tempo: utilizza le canne per rilassarsi assieme al marito, quando la figlia piccola è a dormire, mentre usa il cortisone per tenere a bada la forte asma. Non sa che la loro combinazione può portarla ad avere alcune psicosi. La musica poi, è la chiave per estraniarsi ancor più da un reale certe volte noioso, troppo spesso opprimente. Non crede di fare niente di male, è solo un metodo per distendersi, pensa mentre si accende uno spinello ascoltando i suoi cd preferiti.
Solo quando la musica inizia a trasformarsi in rappresentazione mentale, quando le voci si fanno messaggio per i suoi pensieri più cupi, allora Paola inizia a rendersi conto che qualcosa non va. Quel che in un primo tempo era visto come un passatempo, un divertimento, adesso le appare come la causa di un’ossessione: la voce le parla, la voce la comanda e rischia di mandare in frantumi tutta la sua vita. La allontanano dal marito Andrè e la portano in città persino distanti, dietro promesse mai esaudite, sulla scia di minacce neppure velate. Sceglie così di farsi ricoverare, di andare a fondo per comprendere meglio i propri limiti e la causa delle proprie paure. Non è un percorso facile, lo sa benissimo, è mettersi a nudo e provare ad accettare ciò che si vede. Cosa ne esce fuori? La vera Paola. Saper riconoscere i problemi, accoglierli, vedere il perimetro del dolore masticato ogni giorno – soprattutto quello autoinflitto – è l’unica strada possibile per imparare ad educarsi. Questi sono i cammini, gli insegnamenti più importanti: attraverso la sofferenza e la consapevolezza si può tornare alla vita, a saper stringere le parti migliori e lasciar defluire quello che non serve. Quello che si trasforma in ostacolo per raggiungere la felicità.

Spazio Autori Stefania Cenci

Stefania Cenci ha 53 anni. abita nel vicentino ma è ferrarese. Sposata e con una figlia si dedica alla cura dei suoi cari. Ama leggere, preferisce i saggi di filosofia e alimentazione antica e contemporanea. Ha lavorato in precedenza come estetista e restauratrice di opere d’arte. Ha scritto un romanzo autobiografico intitolato “Una voce particolare” e si è aggiudicata una menzione d’onore al concorso “Metamorfosi 1° edizione”.

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